Leggo i commenti al post precedente, che trovo in molti casi molto (inutilmente) aggressivi. Alcuni si dicono particolarmente arrabbiati perché il blog non è stato aggiornato per qualche ora. Ero in viaggio, mi recavo a Roma per un’iniziativa con i circoli e con gli elettori del Pd, e trovo curioso anche soltanto dovermi giustificare del fatto che mi capita, da qualche tempo, di essere in ‘movimento’. Ora sono in un internet point vicino a piazza Navona (se mi raggiungete facciamo due chiacchiere), ho qualche minuto e rispondo volentieri ai focosi contestatori, proprio perché sono d’accordo con chi pretende il web e la politica 2.0 (che in Italia e nel Pd non pratica quasi nessuno, per la verità). Si parla di quanto pubblicato da Il Foglio questa mattina, con una precisione chirurgica, verrebbe da dire, visto che si tratta del giorno successivo alla presentazione della mozione e della chiusura dei termini per la presentazione delle candidature a segretario nazionale. Il giornale in questione pubblica i retroscena di una vicenda professionale di Ignazio Marino rispetto alla quale non solo Marino ha fornito e fornirà tutti i dettagli del caso, evitando formule perifrastiche già note alla politica italiana (abituata a negare ben altre "autorizzazioni a procedere", altro che aggiornamenti del blog…). La risposta è stata puntuale e documentata attraverso altre lettere e altre informazioni che Il Foglio evidentemente non possedeva. Non ho inteso commentarla, se non per esprimere la mia personale serenità al ‘mondo’ della stampa, di solito molto parco nel contattare me e i sostenitori di Marino (oggi, invece, si sono scatenati). Come molti di voi domattina leggerò l’intervista al Foglio di Marino. E potremo discuterne con qualche elemento in più.
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