Congresso del Circolo 3 a Monza. Armando interviene per raccontare la sua giornata di pensionato. Va a comprare il giornale e quasi quasi si mena per un commento su B. Va dal parrucchiere (meridionale, fa notare lui, antico monzese), che ce l’ha con gli stranieri. Al pomeriggio, va a fare la spesa, sente parlare tra loro le cassiere, una dice all’altra: «sono tre ore che devo andare in bagno». Armando, solidale, interviene, dicendole di andare e che è una vergogna non avere il permesso di fare la pipì. La cassiera ringrazia, ma aggiunge: «se penso a tutti quegli statali che non fanno niente dalla mattina alla sera». Armando, con la sua giornata-tipo, ci richiama al vero senso del Congresso del Pd. Quello di andare a discutere con le persone, cercando di interpretare questi luoghi comuni e, dove è necessario, di rovesciarli. Perché noi non dobbiamo misurarci con Bersani o Franceschini o Marino. Dobbiamo misurarci con gli elettori. Giusto. Iniziamo il 25 ottobre, con le nostre primarie. E poi dedichiamoci a loro (di noi abbiamo parlato fin troppo).

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