Cerchiamo di ridurre l’effetto serra che sta accompagnando questo congresso. Ora lo scontro passa alle liste (qualcuno parlerebbe di «nomenclature»…). Mi batto per ridurre il riscaldamento globale e anche quello democratico. Da mesi siamo impegnati in un percorso infinito, a tappe: gli elettori ci guardano con preoccupazione, i cittadini ci osservano come se si trattasse del National Geographic. Cerchiamo di non ripetere gli errori del passato e di fare una battaglia di idee, senza eccedere nei toni e nelle provocazioni. Parliamo del Paese, non di noi, ve lo chiedo per favore. Non è un «duello», uno «scontro», una «resa dei conti» (sai che conti, tra l’altro): dovrebbe essere solo una discussione, tra persone dello stesso partito. Sembra una gara a chi le spara più grosse. Cerchiamo di essere seri. Perché riusciamo ad essere tristi, con questi comportamenti, ma anche e nello stesso tempo a renderci ridicoli. Un capolavoro.

Per quanto mi riguarda, come sempre, a cada insulto…

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