Regione: dipendente sospeso dal lavoro perché scrive libro sul potere di CL in Lombardia Monguzzi e Civati (PD): “Inquietante, ma il datore di lavoro è Comunione e Liberazione o Regione Lombardia? Non succederebbe neanche nell’Iran di Ahmadinejad. Formigoni risponda in Consiglio”

Comunicato stampa. “Un provvedimento assurdo e inquietante ispirato da un grave intento persecutorio, su cui Formigoni deve dare urgenti risposte in Consiglio regionale. L’atto di sospensione dal 16 novembre al 16 dicembre di quest’anno del dipendente dell’assessorato alla Sanità Enrico De Alessandri, colpevole, secondo la Regione, di aver scritto un libro sul potere dilagante di Comunione e Liberazione nelle strutture amministrative di vertice e non, di Regione Lombardia, lede il diritto di libertà di pensiero e di espressione garantito a tutti i cittadini”. Lo denunciano Carlo Monguzzi e Giuseppe Civati, Consiglieri regionali del PD che presenteranno un’interrogazione urgente, a proposito della vicenda del dottor Enrico De Alessandri, ex direttore del Centro Regionale Emoderivati e attualmente dipendente dell’assessorato lombardo alla sanità, sospeso da Regione Lombardia con l’accusa di aver violato, scrivendo il libro “Comunione e liberazione: assalto al potere in Lombardia”, “l’obbligo generale di diligenza”, di aver riportato nel testo “notizie denigratorie del suo datore di lavoro, con oggettivo discredito dell’amministrazione regionale, del suo presidente e dei suoi singoli amministratori” e infine di “aver utilizzato a fini privati le informazioni di ufficio”. Una sintesi del libro è consultabile su www.teopol.it attivato da De Alessandri. "Oltre alla sospensione – dicono ancora Monguzzi e Civati – la Regione ha adottato una ulteriore inaccettabile ritorsione nei confronti di De Alessandri dimezzandogli il pagamento dello stipendio. E’ incredibile: chi è il datore di lavoro di De Alessandri, Regione Lombardia o Comunione e Liberazione?”. "Nel lavoro di De Alessandri – dicono ancora i consiglieri – non vi è calunnia ma una fotografia della realtà scattata attingendo da fonti note e pubblicate ad esempio su giornali e tv: una critica motivata che non deborda mai nell’uso di parole offensive o sconvenienti. Anche in relazione alla vicenda della chiusura del Centro regionale emoderivati l’autore, che ne è stato direttore, non ha rivelato nessuna notizia riservata ma si è limitato a riportare l’aspra polemica scatenatasi, anche e soprattutto all’interno del centrodestra, in occasione della discussione in Consiglio regionale del provvedimento di soppressione fortemente voluto da Formigoni”. “Pure la tesi di fondo – concludono – è sostenuta da dati verificabili e attendibili e incrociata con le teorie di nomi noti del pensiero filosofico e scientifico, da Pascal a Pareto, a Arendt. Una tesi che semplicemente rileva che in Europa e nel mondo non esiste un solo movimento ecclesiale che controlli un’istituzione pubblica con un bilancio da 20 miliardi di euro. Solo in Lombardia un movimento fondamentalista ha finito con il coincidere con un intero sistema di governo”.

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