La Conferenza sul clima di Copenaghen è sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, se ne occupano e preoccupano dal papa a Obama, dal premier cinese ad Angela Merkel. Ma se qualcuno per conoscere i fatti del giorno avesse come unica fonte le esternazioni dei politici italiani, del vertice di Copenaghen e del problema climatico resterebbe all’oscuro. Le prime file della politica italiana ignorano Copenaghen. Ne scrivono i
giornali, ne dicono gli ecologisti – le associazioni ambientaliste, gli ecodem del Pd, ciò che resta dei Verdi -, ma per i nostri leader politici l’evento sembra non esistere. Questo è un segno desolante dell’arretratezza, culturale prima che politica, delle classi dirigenti italiane. […] Come se le azioni contro il global warming – investire in efficienza energetica, in energie rinnovabili, in trasporti su ferro – non servano a creare migliaia di posti di lavoro, a rendere più competitiva la nostra industria.
Roberto Della Seta, oggi, su l’Unità. Magari Bersani, dice Della Seta, potrebbe «imbucarsi» a Copenhagen. Sarebbe un bel segnale.
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