Buon anno a tutti. E che ogni tanto arrivi qualche pallone buono. Da calciare, senza paura. Verso la porta. Quella avversaria. A rientrare, ma verso sinistra. Superando la barriera del qualunquismo e dei luoghi comuni. Saltando gli avversari che ‘picchiano’ come fabbri e giocano sporco, prendendoli in contropiede, rubando loro il tempo. Cercando di liberarsi dalle marcature ad personam e di giocare in squadra, sostituendo qualche giocatore in evidente calo di rendimento (e i ‘venezia’ in stato confusionale). Spiazzando il portiere, con tiri mancini e precisi, e se si può con qualche effetto. Cercando il bel gioco, che poi il risultato arriva. Senza schemi d’altri tempi e, se si può, senza correnti, né aree, se non quella di rigore. E, sperando, alla fine, di festeggiare tutti insieme, sotto alla curva, perché, in questo nostro strano gioco, i tifosi sono più importanti di tutto il resto.
P.S.: e non dimentichiamo l’importanza dei passaggi.
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