Capita di incontrare Mauro Moretti al bar del FrecciaTreno. E allora, ti viene un sospetto. Che il treno, fino ad allora perfettamente puntuale, possa accumulare ritardo. Però, pensi, dai, non è possibile, anzi, magari, il fatto che ci sia l’amministratore delegato della compagnia, nel Paese dei privilegi, ti assicura che il convoglio arrivi in orario. E, invece, il ritardo è democratico, non fa distinzioni, colpisce senza criterio e il treno, qualche minuto dopo l’apparizione, centra un animale. E si ferma. Deve resettare, dice il CapoFrecciaTreno, preoccupato di sfigurare con l’ad a bordo. Così il ritardo di venti minuti diventa realtà e tu perdi tempo, denaro, appuntamenti. Dovevi partire un’ora prima, pensi. Pensi, anche, che il presentimento, al bar, era corretto. E da RadioFreccia è proprio tutto.
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