Marco Castelnuovo per la Stampa chiarisce i termini del problema, come abbiamo cercato di fare con il nostro ‘prontuario‘.
Le condizioni di disagio e la mancanza di lavoro sono i fattori che più spingono gli immigrati a commettere reati: e più queste condizioni sono estreme più è facile «ingrossare la schiera della criminalità», come dice il premier. E allora, vediamo che tipo di reati gli stranieri compiono. Praticamente non rapinano banche (il 3 per cento delle denunce), né uffici postali (6 per cento). Mentre all’estremo opposto ci sono i borseggi (70%). È di mano straniera circa metà delle rapine nelle abitazioni, il 19% delle estorsioni, il 29% delle truffe e frodi informatiche. All’interno di queste percentuali, bisogna poi suddividere tra regolari e non. Ci sono alcuni crimini commessi quasi esclusivamente da irregolari (i furti, ad esempio) ed altri, invece, che vengono in parte compiuti anche da regolari (contrabbando, estorsioni, violenza carnale).
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