A Prato ha vinto la destra. E ha ‘militarizzato’ la città, alla ricerca di clandestini-cioè-criminali (forse voglio essere de-corati anche loro). Ecco, invece, come stanno le cose.
«Le persone identificate da agosto a oggi sono state 5.525 di cui 3.537 stranieri, 9 le perquisizioni effettuate, 82 le denunce, 8 gli arresti» (5 febbraio 2010). […] anche volendo presumere che tutte quelle indicate siano a carico di cittadini stranieri, e limitandosi a considerare l’incidenza dei denunciati (82) sul totale delle persone straniere identificate (3.537), la percentuale risultante si attesta su un non indimenticabile 2,3%. Istat indica che nell’intero territorio nazionale – gli ultimi dati disponibili, relativi al 2005, sono stati recentemente ricordati da Tito Boeri -, le denunce sono poco più di 4.000 per 100.000 abitanti. Per quanto riguarda gli arresti, infine, il pauroso dato indicato da Milone (8: dicesi otto), si traduce in una percentuale pari allo 0,2% delle persone straniere identificate. In assenza di dati comparativi di riferimento, non è difficile immaginare che se si effettuassero identificazioni casuali – ma casuali davvero – su 5.500 persone, sarebbe statisticamente quasi impossibile non registrare la presenza di un numero di persone passibili di provvedimenti restrittivi della libertà personale pari o superiore a 8 (dicesi: otto).
Facciamo così: lasciamo che passi il Carnevale, e speriamo che l’assessore Milone riponga nel baule il vestito da Batman.
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