Comunicato stampa. «Pdl in nome di liste ‘pulite’ pur di non candidarlo in Lombardia lo vuole sottosegretario a Roma. Non è un modo efficace per affrontare la questione morale». Ciò che non va bene in Lombardia va bene a Roma? Me lo chiedo leggendo le continue dichiarazioni di esponenti del Pdl che pur di non candidare Giancarlo Abelli in Lombardia chiedono, e probabilmente saranno accontentati, che il fedelissimo di Formigoni vada a Roma a fare il sottosegretario nel governo Berlusconi. Abelli è marito di Rosanna Gariboldi arrestata, e di recente scarcerata perché ha patteggiato, nell’ambito dell’inchiesta sull’imprenditore delle bonifiche Grossi, anch’egli ciellino doc come Abelli e in carcere per false fatturazioni e riciclaggio di denaro in merito alla bonifica di Aanta Giulia. Ci chiediamo se l’onestà e la trasparenza dipendano dalla latitudine e soprattutto ci dica il Pdl come l’”assenza” di una persona in Lombardia sia garanzia di liste “pulite” e la presenza della stessa persona a Roma nelle stanze del governo possa garantire la stessa pulizia. Non ci sembra un modo efficace di affrontare la questione morale.
Giuseppe Civati e Carlo Monguzzi, consiglieri regionali Pd
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