Agnoletto ha già fatto ricorso al Consiglio di Stato. Il Pd pare intenzionato a non associarsi (anche perché dovrebbero essere i presentatori della lista a opporsi alla sentenza del Tar: insomma, il vostro affezionatissimo non potrebbe, nemmeno volendo, agire autonomamente). Si era detto, con argomentazione un po' curiosa, per la verità, che avremmo fatto ricorso solo se il Pdl lo avesse fatto a Roma. Il Pdl a Roma il ricorso lo ha fatto. Le ragioni – anche quelle tattiche – a favore del ricorso, quindi, ci sarebbero tutte. Tutti, anche i legali di Formigoni, sanno che la sentenza del Tar è una sentenza che non risolve nulla, anzi: sembra quasi fatta per essere impugnata. Per di più, il Consiglio di Stato dovrà, necessariamente, fare 'ricorso' al decreto ad paninum, palesemente incostituzionale. Agli errori e ai motivi di impugnazione già accumulati, insomma, se ne aggiungerebbero altri. Di fronte a una sentenza avversa del Consiglio di Stato, B proverebbe la strada del rinvio delle elezioni, come qualcuno del Pdl ha già detto di voler fare. Ciò sarebbe assurdo e comporterebbe ulteriori problemi alla destra. Se, come nessuno di noi si augura e ritiene legittimo, la sola ipotesi che Lazio e Lombardia possano votare "a parte", infatti, indebolirebbe molto la figura di Formigoni (stretto tra una Lega arrabbiata, per la sconfitta del Piemonte, e una Lega trionfante, per la vittoria del Veneto). Ci sono tutti i motivi del mondo per fare questo ricorso. Spero che il Pd ci voglia pensare.
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