Confermata la notizia di cui avevamo parlato qualche giorno fa. Con buona pace di Formigoni, che aveva paragonato il suo assessore a Alberto Stasi (!). In Regione dal 1995, era il consigliere regionale più votato a Milano. Dal 2005 alla fine dello scorso anno è stato assessore regionale, con la delega ai Giovani e allo Sport. Quando, nel 2008, Viviana Beccalossi è stata eletta a Roma, è stato per una settimana in predicato di diventare vicepresidente della giunta regionale. Il «baluardo della cristianità», ora, ovviamente, non se lo ricorda più nessuno, tra le file della destra. Non una parola. Nemmeno di solidarietà. Eppure ha lavorato, gomito a gomito, con Formigoni e con tutti i suoi ‘amici’ per quindici lunghi anni. Ha imperversato su tutte le tv locali (a nostre spese, perché si è scoperto che erano fondi pubblici, in molti casi, quelli che usava per andare in onda), ogni giorno, con il suo “razzismo spiritoso” e le sue provocazioni, irresistibili per il pubblico della destra del Nord (anzi, della NordDestra, come la chiamava lui). E la sua coalizione ne traeva vantaggio, elettorale e politico. Per altro, i ‘rapporti’ che intratteneva con il regime eritreo (proprio quelli che gli sono stati contestati) li teneva per conto della Regione Lombardia. Ora, dopo soli tre mesi, siamo al «Prosperini, chi?». Che tristezza.

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