Anche per noi lombardi. Perché è giusto che tutti i giornali aprano, oggi, su Frisullo e sull’indagine pugliese (seguiremo il lavoro dei magistrati, nelle prossime settimane, per verificare se queste accuse abbiano un fondamento). Vendola aveva chiesto che si facesse da parte alla prima avvisaglia, ben prima che Frisullo ricevesse anche soltanto un avviso di garanzia. Chiede pulizia, Vendola, e dice di fidarsi della magistratura. Ora, passiamo in Lombardia. Prosperini – assessore che ha ‘rischiato’ di diventare, nel 2008, vicepresidente della giunta – ha patteggiato, ammettendo la propria colpevolezza nei confronti delle accuse che gli venivano portate (truffa e turbativa d’asta). Un secondo filone delle indagini ha messo in evidenza i suoi rapporti con un regime dittatoriale, un traffico di "barchete" e forse di armi e un bel po’ di tangenti pagate direttamente al Pirellone, secondo l’accusa. Perché, quando si seppe delle indagini che interessavano Prosperini e il suo entourage (più di un anno fa), Formigoni non fece come Vendola? Perché il purissimo Formigoni ha atteso i giorni successivi all’arresto di Prosperini per ritirargli le deleghe? Perché i giornali ne parlano solo nelle pagine locali, localissime, come se fosse un fatto personale di Prosperini. Perché la politica lombarda ha abbandonato il suo assessore più popolare e più votato nella città di Milano? Perché Formigoni non ha ritenuto di dover condannare il comportamento del suo collega e ‘delegato’ e di tutelare l’istituzione che rappresenta a nome dei cittadini lombardi rispetto a capi di imputazione così gravi? Perché non ha più detto nulla, dopo averlo paragonato a Alberto Stasi (!) e essersi detto sicuro della sua innocenza, accusando i magistrati di sbagliare spesso? Perché, dal momento che era lui a sbagliarsi, non chiede scusa? Perché si rimprovera Vendola all’insegna del più classico dei "non poteva non sapere" e a Formigoni non si chiede come mai, un suo assessore, girava per il mondo con intenti che, se fossero confermati, sarebbero da considerare spregevoli? Perché la politica estera, vero fiore all’occhiello di Formigoni (sì, ciao) non è più citata dal presidente? Perché la bambina di Haiti con la quale Formigoni (anche oggi, sui giornali, come salvatore dell’umanità) si è fatto fotografare un milione di volte dovrebbe essere diversa da una bambina eritrea? Perché in Lombardia le vicende giudiziarie (arresti su arresti di personale politico o vicino alla politica e a un certo movimento culturale, religioso e – soprattutto – politico) sono casi isolati, mentre quello pugliese, si legge, era un sistema? Perché, insomma, non ci meritiamo un bel titolo anche noi? Che siamo, noi lombardi, i "figli della serva"?
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