I miei amici scherzano, pensando a Lucia e alla Monaca di Monza. Loro sanno che in Lombardia, in giunta, di donna non ce n’è nemmeno una, come abbiamo raccontato nel Libro grigio). Per una donna, però, e per la sua posizione nel listino (la famosa igienista dentale), rischiava di saltare l’intera campagna elettorale di Formigoni (e la questione è solo rinviata a dopo le elezioni). Ma in quell’ormai famoso listino, è più interessante ancora, tra tutti i ‘bravi’, la situazione del “geometra di Arcore”. Si chiama Magnano, da non confondere con il famoso ‘stalliere’ mafioso (si chiamava Mangano, già dichiarato eroe nazionale dal Pdl). L’accento va sulla seconda ‘a’, ma qualcuno, malizioso, lo rende sdrucciolo. Il punto è che Magnano ha presentato il progetto per le palazzine che B vuole costruire, tra il mausoleo e lo stabilimento della Rovagnati (due icone del nostro tempo), proprio a ridosso del parco della sua villa e in pieno Parco della Valle del Lambro. Ora Magnano, che anni fa aveva ‘operato’ a Macherio, per l’altra villa di B, quella che ebbe tanti problemi per la sua compravendita, è candidato nel listino di Formigoni. Strano, vero? Ieri abbiamo visitato le aree in questione, a proposito di consumo di suolo, di difesa dei parchi e di bellezza del nostro paesaggio.

I capannoni sono dell’azienda Rovagnati. Fuori dal ‘campo’ della foto, sulla sinistra, si trova il parco con mausoleo della villa San Martino, al di là della provinciale. Alle spalle del fotografo, a qualche centinaio di metri, passerà la Pedemontana. Il terreno si estende a destra, verso il Lambro e la zona occupata dal parco di Monza. L’area interessata è compresa nel Parco della Valle del Lambro. Il cielo è grigio.

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