A volte non so se ridere o se piangere. Leggete qui e qui. Nel mio piccolo, la penso molto diversamente. Penso che i parlamentari debbano fare la loro parte. E che lo stipendio – cresciuto molto di più degli stipendi dei cittadini, in questi anni – possa essere ridimensionato, esattamente come quello dei consiglieri regionali (molti, tra l’altro, non interrompono la propria attività professionale nel corso del mandato). E che i rimborsi elettorali sono troppo alti per i partiti e che il governo fa bene a tagliarli (e a interrompere il flusso di denaro che prosegue anche se le legislature si interrompono, un fatto che trovo assurdo e scandaloso). E che il Pd dovrebbe trovare un modo diverso per finanziare le proprie attività, perché ai cittadini non interessa granché che un terzo del nostro stipendio vada al partito: si tratta di una scelta che riguarda ‘noi’ e ‘noi’ soltanto. Spero sia chiaro a tutti e che ci si metta a lavorare in questa direzione, senza usare la demagogia altrui come alibi per non fare nulla, come è accaduto in occasione dell’uscita del libro di Rizzo e Stella. L’abbiamo letto tutti, ma ce ne siamo presto dimenticati.

P.S.: che bello sarebbe avere anche in Italia le Blue Pages, che ci potrebbero far sapere quanto investono i gruppi economici nel sostegno a questo o a quel partito. Chissà perché nessuno ci ha pensato…

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