Brancher era (ed è) un amico della Lega: lo sapevamo già. Non sapevamo però che addirittura ci fossero motivi per festeggiare la sua nomina a ministro. Lo dice Calderoli:
La sera prima del giuramento festeggiammo insieme io, Bossi, Tremonti e Brancher.
Come sempre, dopo una settimana di distinguo, come al solito, la verità fa capolino. Nessun imbarazzo, quindi: chissà se qualcuno degli irriducibili ne vorrà prendere atto.

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