La mozione del Pd in Lombardia per fare un po’ di chiarezza.
Considerato:
– che l’importante operazione di contrasto della malavita organizzata messa a segno della Magistratura e dalle Forze dell’Ordine in questi giorni ha visto come epicentro proprio la Lombardia;
– che questa operazione ha reso evidente una realtà che desta allarme e preoccupazione sia per la radicata diffusione sul territorio regionale di un’organizzazione come la ‘ndrangheta, oggi, una delle organizzazioni criminali più agguerrite che opera su tutti i fronti del crimine, dallo spaccio degli stupefacenti, alle rapine, alle estorsioni con pericolose e diffuse infiltrazioni nelle attività economiche private e pubbliche, sia per il diffondersi di atteggiamenti di omertà e paura tra le vittime che sono la drammatica spia di uno Stato lontano dal territorio e dai cittadini sempre più in balia del controllo malavitoso del territorio;
considerato l’aspetto più inquietante fatto emergere dall’inchiesta circa la volontà di utilizzare da parte della criminalità organizzata “la risorse della politica”, alcuni uomini delle istituzioni come “capitale sociale” delle proprie organizzazioni criminose;
considerato inoltre che l’inchiesta in corso, come emerge da ampi resoconti della stampa, vede coinvolti rappresentanti dello stesso Consiglio Regionale, ad oggi ancora nel ruolo di Consigliere Segnatario dell’Ufficio di Presidenza;
ribadito che il giudizio sulle responsabilità degli indagati spetta solo alla Magistratura, che è doveroso che tutti i possibili indagati abbiano la garanzia assoluta del diritto di difendersi nell’inchiesta e nel processo ma non dall’inchiesta o dal processo;
ritenuto altresì che la salvaguardia dell’integrità del Consiglio Regionale come istituzione democratica di rappresentanza e governo del territorio sia da tutelare come bene collettivo;
il Consiglio regionale invita il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza, Massimo Ponzoni, a voler rassegnare le sue dimissioni dall’Ufficio di Presidenza, per evitare che in questa fase delicata dell’inchiesta si possa recare danno alla Istituzione regionale, e nello stesso tempo poter aver la massima libertà per auto tutelarsi nel corso delle indagini.
Invita altresì il Presidente del Consiglio voler rappresentare al Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza, Massimo Ponzoni, la determinata volontà del Consiglio affinché vengano rassegnate le dimissioni per evitare un dannoso coinvolgimento dell’ Ufficio di Presidenza e della Regione.
Milano, 16 luglio 2010
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