Formigoni promette (e già uno non si fida) che l’acqua rimarrà pubblica. Certo. Solo che rimarranno pubbliche le reti, perché il resto andrà a finire come il decreto Ronchi ha stabilito. Giocare con le parole è molto pericoloso: Formigoni ricorderà che la sua maggioranza votò, all’inizio del 2009, una legge molto diversa, frutto della mediazione con le comunità locali. Quelle stesse comunità che ora protestano. Insieme al mitico Fontana (si chiama così), il sindaco di Varese, il leghista che si scaglia quotidianamente contro il governo come se quel governo non fosse il suo. In questi giorni è sulle barricate contro Formigoni e contro Ronchi. E fa bene. Non si capisce però perché non abbia fatto presente ai parlamentari del suo partito – che il Ronchi l’hanno votato senza fare una piega – che era così disastroso.
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