Bersani chiarisce la posizione del Pd nella conferenza stampa di fine anno. Dice che non toglieremo le castagne dal fuoco a B e non butteremo via il bambino con l'acqua sporca a proposito delle primarie (l'acqua sporca probabilmente è rappresentata dalla vittoria di Vendola in Puglia e Pisapia a Milano).
Bersani non spiega come vorrebbe riformarla, l'acqua delle primarie, e non ricorda che le primarie sono appena state riformate dalla sua maggioranza, come le voleva lui, per altro (maggio 2010) e conferma che quello che scrivevo un anno fa era vero. E lo dico, credetemi, con dispiacere, perché questo costituisce un problema.
In sostanza, non chiediamo le elezioni (e va così così) e le primarie si faranno, ma se vi partecipa una forza che non le vuole, non si faranno (e non va bene per niente).
Tradotto in italiano, significa che se c'è il Terzo Polo, o anche solo Casini, le primarie non si faranno. E che, ma questo lo aggiungo io, saremo anche costretti a candidare un esponente del Terzo Polo. O anche solo Casini.
Buon Natale a tutti.
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