Non bastava la nipote di Mubarak a sancire il trionfo del nepotismo all'italiana (in quel caso, transnazionale). C'è anche il figlio del sindaco di Milano e il suo loft (a schiera) in stile batman (qui le foto). Dal gotha a Gotham, insomma. Il commento della giunta milanese è fantastico: «Il Pgt non è un condono per nessuno e non agisce in funzione del nome del proprietario». Tutta colpa di Penguin e del carnevale ambrosiano, insomma.

Il sindaco parla di «trasparenza». Una trasparenza di cartongesso. Infatti, sappiamo che si tratta di:

Cinque capannoni industriali a Villapizzone, periferia ovest di Milano trasformati, presumibilmente senza permesso, in una villa di lusso con tanto di piscina salata, ponte levatoio, bagno turco e finimenti in pelle di squalo. Questi arredi, coperti a tempo debito da pareti in cartongesso, non sarebbero stati notati a fine settembre da un'ispezione dei tecnici comunali, ma non sono sfuggiti alle Fiamme gialle che hanno visitato i locali per fare rilievi in compagnia dell'architetto Gian Matteo Pavanello, già in contenzioso con Gabriele Moratti per un mancato pagamento.

Chissà perché, ma io i finimenti in pelle di squalo me li aspettavo. La batmamma si ricandiderà.

Voi, nel frattempo, alzate il ponte levatoio.

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