Si parla di lavoratori in nero, quelli che qualcuno preferisce chiamare clandestini, inserendoli nel contesto della «guerra tra poveri» (un'altra espressione molto di moda, ultimamente). Come si vedrà, leggendo e guardando questo reportage del Corriere, la guerra non è «tra poveri», ma è organizzata «da stronzi».
L'unico modo per difendere i diritti di tutti, è pretendere per tutti condizioni di lavoro decorose e regolari. L'unico modo per garantire le condizioni per una concorrenza leale, è evitare che qualcuno costi la metà e lavori il doppio. L'unico modo per tutelare gli italiani e insieme gli stranieri che lavorano in Italia è spostare l'attenzione sui luoghi di lavoro, a cominciare da due settore tradizionali come agricoltura e edilizia.
Per le strade, più che dei soldati da collocare nelle piazze principali, dovremmo preoccuparci dei caporali in periferia. Diffusi in tutto il Paese, dalla Brianza al Canale di Sicilia.
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