All'articolo numero mille in cui sono presentato come Filippo Civati (per via del soprannome e di una certa leggerezza dei nostri amici giornalisti), ho deciso di mandare un segnale molto chiaro: mi chiamo anche Filippo, ok?

Come spiega Samuele da Boschi di Lari:

«Oh se tu cambiassi nome e ti chiamassi Filippo per davvero? Almeno invece che rottamatori (che fa veramente schifo), ci si potrebbe chiamare filippini. E tu non sai quanti filippini votano alle primarie del Pd…».

Mi dicono che sia stato addirittura aperto un gruppo su Facebook: «Gente che insiste a chiamare Pippo Civati "Filippo"».

In ogni caso, con tutti quanti, ci rivedremo a Filippi.

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