Ilvo Diamanti, oggi, sostiene una tesi che illustra perfettamente il senso nel quale parliamo, da un anno a questa parte, di «partito dei giovani»:
Il popolo della Rete, per quanto ampio, è una élite. Giovane, colta, cosmopolita. Non avrebbe sfondato se non avesse coinvolto genitori, nonni, zii. Un elettorato largo e politicamente trasversale.
Perché chi sa convincere e mobilitare i giovani, sa che il messaggio arriva anche al resto della famiglia. Perché capita che Enea e Anchise, a volte, si parlino. E che la nuora riferisca alla suocera (e il genero al suocero). E solo da questo confronto può scaturire il cambiamento di cui abbiamo bisogno.
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