Tanto tuonò che non piovve. Debolissima la proposta della Lega, come si prevedeva. Il popolo padano è arrivato a Pontida, ma non ha trovato nessuno. Maroni ha fatto un discorso da premier. Della Padania.

Live Padaning, la diretta da Pontida. Fate refresh:

Umberto Bossi:

Giornalisti lecchini di Roma padrona.

La nazione padana che conquista la sua libertà.

Wall Street, America, insomma.

Far finire le missioni di guerra e di pace, che costano moltissimo.

Un miliardo di euro per la Libia.

Clandestini arrivano tutti dalla Libia, chiamerò Maroni a spiegarci.

A Tremonti, caro Giulio, se vuoi avere ancora i voti della Lega, ricordati che non puoi toccare più i Comuni, gli artigiani e le piccole imprese.

Lascia stare i Comuni, Giulio!

Riscrivere il patto di stabilità per i Comuni virtuosi.

La Lega non è tanto contro la leadership di Berlusconi, non è mica detto che andremo con Berlusconi [ovazione].

Le cose, le abbiamo fatte con Berlusconi, non le avremmo fatte con la Sinistra.

Il Nord si ricorda, la Padania si ricorda.

Noi siamo schiavi del centralismo romano, e abbiamo cominciato a farlo saltare, la prima volta che si riesce a incrinare la forza del centralismo romano.

Napolitano mi aveva detto, Umberto, ti aiuto ad abbattere il centralismo romano, ma dobbiamo fare da soli.

La tua premiership, caro Berlusconi, è in discussione dalle prossime elezioni.

Neppure la sinistra le aveva fatte, certe cose sul fisco.

Già martedì noi voteremo un decreto che mette dei paletti all'azione di Equitalia.

I contadini si sono visti sequestrare i trattori, la stalla e le mucche.

Neppure la sinistra era riuscita a farle, certe cose, che vanno cancellate.

Non sono degli schiavi, sono cittadini: martedì passa il decreto.

Abbiamo dovuto farci carico anche dei problemi del Sud.

Arriva Calderoli, che difende le quote latte.

Bossi spiega: sono tutte balle.

Le mucche dovevano fare il latte fino a novant'anni, spiega Calderoli.

Quei delinquenti che nell'aula parlamentare vi trattano da ladri, rincara Bossi.

Basta dargli una mano di bianco, a quelli lì.

La prendono un po' larga, con questa storia delle quote.

Andare a prendersi l'Escherichia coli di qualche altro Paese? Io voglio mangiare padano.

Bossi:

La spada è dritta, non come dice il Pd.

A Bergamo, la scuola di magistratura che è arrivata dopo anni e anni, dimostra che non siamo più schiavi.

I ministeri: Berlusconi aveva già firmato il documento, poi si è cagato sotto.

I ministeri di Calderoli e mio a Monza, mi pare.

Il sindaco ci dà la Villa Reale di Monza senza pagare.

Se viene Maroni [con il suo ministero], tanto di guadagnato.

Il sindaco di Monza si presenta con la targa del nuovo ministero. E con un libro sulla Villa Reale. E con la chiave della Villa.

La Brianza è piena di mafia, fuori dalle palle. Una soppressata per i mafiosi.

Facile dire, difficile fare.

Se vuoi venire al Nord, Maroni, c'è anche un tavolo per Tremonti e uno per te.

Un milione e mezzo di euro [forse era un miliardo] dalle missioni di pace.

Abbassare il costo della corrente elettrica.

Costo della politica. I lavoratori di Camera e Senato ottengono fino alla quindicesima mensilità. Anche gli autisti.

Padania, libera! Padania, libera!

Bossi è affaticato.

Quote latte le abbiamo fatte, dice Calderoli, indicando a Bossi l'agenda politica della Lega.

Il mondo è cambiato, una volta si dava tutto a tutti i cittadini, oggi non è più possibile, i principi universalistici vanno rivisti, bisogna tenere conto della realtà economica. Il Nord paga per tutti, bisogna cambiare le cose. Non è possibile pensare che tutti abbiano la stessa cosa. Troppo comodo.

Cercano la soluzione tra i fogli, Bossi e Calderoli. Non sembrano trovarla.

Ad esempio, le auto blu, che spreco!

Le auto bisogna comprarsele, io ho l'Audi ma me la sono comprata. Stop alle auto blu, ridurre il costo della politica. Di più: il rimborso elettorale abbassarlo, dare a tutti i parlamentari dalla prossima legislatura una cifra uguale a quella che prendono in Europa.

La folla urla: secessione. Scandendo.

Volete la secessione?, ci si prepari. La Lega verrà incontro ai popoli del Nord. Daremo le stangate che meritano. Questa volta saremo ancora più incazzati.

Fratelli padani, un abbraccio. Padania libera. Sarete voi a scegliere come andremo alle elezioni, ora non possiamo, perché è un momento favorevole alla sinistra. Ci sono i cicli storici.

Excursus sulla storia d'Italia, dalla destra storica a Bava Beccaris, alle guerre d'Africa.

Ne abbiamo fatte più della sinistra. La Lega è molto forte ancora, più del 10% a livello nazionale. A testa bassa sul territorio, verrò dovunque a trovarvi, e decideremo assieme. Non è dato nulla per scontato. Può darsi che la Lega dica stop [fa pollice verso]. Noi ci prenderemo la responsabilità per non fare andare in malora il Paese.

Padania, libera!

Quegli stronzi di giornalisti.

Maroni:

W la Lega. Il capo ha già detto tutto. Ha mandato messaggi molto chiari e molto forti. Voglio dire solo poche cose in aggiunta. Abbiamo aggredito la mafia, tutte le mafie, senza guardare in faccia a nessuno, e nessun governo ha fatto più di quanto abbiamo fatto noi. Abbiamo messo più sicurezza nella nostra città, grazie ai nostri sindaci. Togliere dal patto di stabilità le spese per la sicurezza.

E abbiamo contrastato l'immigrazione clandestina. Io ho inventato i respingimenti. Il problema è la Libia. Là non c'è un ministro dell'Interno, là c'è la guerra, i missili non sono intelligenti. Li abbiamo contro tutti: la Nato, che non può fare il blocco navale. Abbiamo contro l'Europa, che non ci aiuta. Abbiamo contro la magistratura, tutta a favore dei clandestini.

Noi non molliamo e non molleremo mai. D'altronde uno che si chiama come me, come fa a mollare?!

Un altro decreto legge contro l'immigrazione clandestina, che reintroduce le espulsioni coatte. Non ci sta bene quello che ci chiede l'Europa. Espellere tutti i clandestini. Anche per gli stranieri comunitari che non sono in regola con le direttive europee. Continuare in questa direzione.

Questo grande popolo, il popolo di Pontida, è un sostegno enorme. Alla faccia dei gufi romani, che dicevano: a Pontida non verrà nessuno.

Un popolo di barbari, ma di barbari sognanti. E il sogno è la Padania libera e indipendente.

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