Ecco, l'ennesimo appello, per chiedere a B di farsi da parte.
Anche De Bortoli tenta con la moral suasion, senza rendersi conto che per B, il problema non è tanto la suasion, quanto la moral.
Si azzardano soluzioni improbabili (dopo avere immaginato Letta o Tremonti premier, in questi mesi, ora si azzarda anche un inenarrabile governo Schifani, per dire come siamo combinati).
Si parla di un B che passerà alla storia meglio di come sia passato alla cronaca (boh).
Si ipotizza un voto subito, un voto l'anno prossimo, uno a metà strada: a Ferragosto, tipo. B, se interpellato, risponderebbe come in quel film: facciamo mai?
Per salvarsi dall'incantesimo, consiglio un po' di scaramanzia.
Nessun pronostico, nessun auspicio, solo gesti apotropaici.
E per chi fa opposizione, solo ed esclusivamente quello che faremmo noi al posto suo e loro. Punto. Senza metterci a preparare pozioni magiche, che in alchimia abbiamo sempre preso quattro.
A B, nell'Italia rovesciata di sua proprietà, ogni volta che gli si fa il malocchio, gli si porta bene.
Un vudù all'incontrario, ecco cos'è.
E allora, inizio io, solennemente: è giusto che Silvio Berlusconi prosegua il suo mandato fino al 2013, risolvendo i problemi del Paese e le sue vicende giudiziarie.
Fatelo anche voi. Sarà liberatorio. In ogni senso.
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