Militate in quel partito, e senza dubbio lo fate in ultima analisi per contribuire a promuovere una società più giusta (e perché se no?). Venite a sapere con certezza che nel partito ci sono amministratori della cosa pubblica – per esempio di regioni, provincie, comuni – che trafficano con la legalità e le risorse comuni, svendendole in cambio di consensi o altri vantaggi per il partito (lasciamo perdere il caso dell’arricchimento personale). Non sentireste il dovere assoluto di opporvi con trasparenza e forza e questi metodi, affrontando a viso aperto chi, adottandoli, toglie valore e senso al partito stesso e al vostro impegno in esso? E non sarebbe evidente che se tutti facessero così nessun abuso del genere potrebbe più aver luogo?

Roberta De Monticelli, La questione civile, Cortina 2011, p. 112.

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