Alle prese con Formigoni, mi sono colpevolmente distratto, e mi sono perso l’orrendo Calearo.
Una sorta di uomo vitruviano di tutto quello che non va, nella politica di questo Paese. E della sua classe dirigente, perché questo soggetto umilia l’istituzione presso la quale è stato eletto (via Porcellum, per altro) e tutti quelli che fanno onestamente e faticosamente il loro lavoro di amministratori, di attivisti e di rappresentanti del popolo. E lo fa da imprenditore prestato alla politica. Peccato non poterlo restituire immediatamente, al mondo che ce l’ha messo a disposizione.
Fa rabbia, perché noi promuoviamo le nostre iniziative rimettendoci del nostro (nel caso di Bologna, per organizzare quella piazza così bella, una cifra notevole). Lo facciamo in economia, perché a Canossa abbiamo speso meno di duemila euro, al Bellezza solo qualche centinaio: eppure abbiamo parlato a centinaia, migliaia di persone, anche attraverso la rete, così come abbiamo cercato di fare anche ieri al Pirellone bis.
Alla fine delle nostre manifestazioni, diamo anche la cifra esatta di quanto abbiamo speso. E ci basiamo sul finanziamento via web e attraverso i bonifichi bancari: tutto tracciato e verificabile in ogni momento, insomma.
E non giriamo con la Porsche, ma con la C3. E le spese di viaggio, ce le paghiamo di tasca nostra. E versiamo il ‘dovuto’ al partito. E non ce ne lamentiamo, perché siamo privilegiati comunque. E, come mi diceva mio padre quando ero piccolo, «facciamo solo una parte del nostro dovere». E ci divertiamo, pure. E lo faremo per il tempo necessario, perché c’è un tempo per ogni cosa. E lo diciamo per gli altri, ma lo ricordiamo ogni giorno anche a noi stessi.
Se poi però facciamo fatica a ‘sfondare’, a essere sempre presenti su tutto, non è solo per incapacità nostra (e i nostri millemila limiti, ci mancherebbe), ma perché c’è bisogno di risorse e di sostegno. E chiedere ‘soldi’, perché di questo si tratta, ai cittadini per fare politica, in questo momento di recessione piena e con queste belle ed edificanti testimonianze (non dimentichiamoci lo strano caso di Lusi e dei partiti zombie), non è difficile: è letteralmente impossibile.
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