Mi scrive Matteo per segnalarmi questa importante iniziativa del Comune di Cagliari.

Riportando l’attenzione sulla nostra città non è difficile pensare come gran parte delle aree libere da edificazione siano quelle preservate nell’ultimo secolo dalla presenza militare, non tanto da una cultura politica che vedeva nel paesaggio un valore sovraordinato a quello del mattone.

Quella di questa mozione è la cultura che sta alla base di uno strumento di pianificazione ancora oggi all’avanguardia in Europa quale è il nostro Piano Paesaggistico Regionale.

La cultura che si rende conto che è necessario prioritariamente ridurre il consumo del territorio, riqualificare l’esistente, recuperare gli edifici vuoti.

Con questa mozione aderiamo ad una iniziativa di oltre 700 organizzazioni che mira ad ottenere un censimento del patrimonio edilizio inutilizzato presente nei comuni italiani.

Il censimento ha lo scopo di mettere in luce le strutture edilizie vuote già presenti sul territorio, il numero di quell sfitte e non utilizzate, così come le superfici edificabili residue nel PUC vigente. Informazioni importanti per monitorare l’offerta edilizia e ragionare senza pregiudizi ideologici e con l’aiuto di dati precisi il fenomeno del consumo del suolo.

La scheda si compone di due parti:

la prima riassume i punti indispensabili per il censimento;
la seconda contiene elementi importanti ma facoltativi.

Questa mozione è importante infine per la fase urbanistica che sta attraversando il nostro Comune che ha avviato la procedura di adeguamento del PUC al PPR e con la costituzione dell’ufficio del piano. Quella di oggi pertanto è la prima discussine in consiglio sugli indirizzi che dovrà intraprendere l’ufficio del piano evidenziando la necessità di basare ogni decisione pianificatoria su dati certi e sottolineando il valore sociale importante delle volumetrie già costruite, sfitte o non utilizzate.

Qui la campagna di Salviamo il paesaggio.

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