Da tempo ci ragiono, e ne discutemmo anche in occasione del dibattito sulle primarie per i parlamentari (ricordate, ci trovammo a Quarto, all’inizio dell’anno), con l’ottimo Stefano Gaggero e gli amici di WiProgress.

L’idea è ripresa oggi da Pietro Ichino, sul Corriere. La soluzione è semplice e già provata dal Labour Party, in occasione del confronto tra i fratelli Miliband.

Invece del doppio turno, che sta dividendo parecchio i sostenitori di questo o di quel candidato, Ichino propone di anticipare il turno di ballottaggio, attraverso il ricorso alla seconda preferenza.

Parla, Ichino, di primarie non aggressive, perché il sistema proposto valorizza il concetto di preferenza tra i candidati, consentendo anche a chi compie scelte diverse, di poter comunque dare una seconda indicazione, che entra a far parte del computo definitivo per assegnare la vittoria.

A me non sembra una cattiva idea, anzi. Spero che gli strateghi vogliano prenderla in considerazione. Per risparmiarci polemiche inutili, e per dare un respiro diverso alla competizione. Ne abbiamo bisogno un po’ tutti.

P.S.: non ho capito se le cose stanno ancora così, ma Pietro Ichino si è schierato, tra i primi, con Renzi. Così, per evitare inutili polemiche da parte dei soliti, solerti commentatori.

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