L’innovazione è un tema sulla bocca di molti e nella pratica politica di pochi.

Forse perché si è pensato, sbagliando, che l’innovazione fosse il contrario della tradizione, mentre è più semplicemente il contrario di conservazione, come spesso ci è capitato di ripetere.

La Lombardia è ricca di buone pratiche in questo campo e non è affatto estranea al tema dell’innovazione della Pubblica Amministrazione.

Alcune competenze, come quelle di Alfonso Fuggetta e del consorzio Cefriel, assicurano alla nostra Regione qualità diffusa a disposizione degli enti locali.

La copertura dell’intera regione con la banda larga e il progetto della banda ultralarga (che abbiamo sostenuto anche dai banchi dell’opposizione), l’estensione dei servizi (integrati!) della Carta regionale dei Servizi (che può essere oltretutto utilizzata anche a fini fiscali, come una “fiscal card”, come sosteniamo da tempo e come sostengono Quintarelli e Sacco in Bocconi da anni), il rilancio e il ripensamento della missione di Lombardia Informatica (che conta più di settecento operatori) sono obiettivi prioritari per rendere la nostra Regione e i Comuni che ne fanno parte più efficienti e aperti ai cittadini. Al servizio di chi in Lombardia vive e lavora, anche nei settori più tradizionali, che sono quelli che più gioverebbero di un maggiore investimento in questa direzione.

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