Ieri sera, a caldo, parlavo di grande Pd.
E secondo me è ora che il Pd, che vive il suo miglior momento dal 2008 ad oggi, rilanci e provi ad estendere la propria azione politica.
Verso Sel e i socialisti e i #marxistipertabacci, interlocutori più immediati. Ma anche verso componenti e sensibilità che non si sono sentite (ancora) rappresentate dalla nostra proposta politica. Non certo per ‘inglobare’, ma per ospitare le ragioni dei vicini di casa. E organizzare al meglio il dibattito di chi si candida a governare il Paese. Che siano politici o civici, poco importa: perché il Pd era nato per ospitare, appunto, entrambe le categorie.
Mentre Berlusconi continua a puntare su Berlusconi, il Pd potrebbe ritrovare quel modello che quando eravamo giovani (giovani davvero, intendo) appassionò molti di noi. Correva l’anno 1996: si chiamava Ulivo. E fu la sigla che accompagnò il miglior governo che abbiamo avuto, in Italia, a memoria d’uomo.
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