Domani in Lombardia, e domenica in altre regioni, si terranno le primarie per i parlamentari.
Ci sono, in tutta Italia, candidate e candidati che si sono distinti, in questi anni, per avere sostenuto la nostra comune campagna perché queste primarie (e anche quelle altre) si tenessero, perché ci fosse quel ricambio nelle liste che in parte c’è stato (prossimo appuntamento: la valutazione della parte bloccata della lista, di cui ci occuperemo tra qualche giorno), perché fossero rispettate le regole previste dallo Statuto del Pd.
Sono, solo per fare alcuni nomi, e partendo dalle isole e dal Sud, Thomas Castangia (Cagliari), Antonio Decaro (Bari), Raffaele Viglianti (Latina), Samuele Agostini (Pisa), Beatrice Brignone (Ancona), Salvatore Vassallo e Sandra Zampa (Bologna), Roberta Pavarini e Marco Catellani (Reggio Emilia), Paolo Coppola (Udine), Alessia Manfredini (Cremona), Chiara Scuvera (Pavia), Francesca Terzoni (Milano), Carla Rocca (Bergamo), Costanza Mottino (Biella).
Credo sia il momento giusto per ricordare che se queste primarie si terranno è anche merito loro. E della loro insistenza. E della loro passione.
P.S.: altri candidati non ci saranno, per via di ragioni procedurali e regolamentari non sempre fondate e motivate. Come Giulia Morini (Modena), Alessandro Lanteri (Imperia) e Paolo Della Ventura (L’Aquila). Anche nel loro caso, l’impegno continua. Passo dopo passo.
P.S./2: mi sono dimenticato Luigi Creazzo (Vicenza) con cui mi scuso. Annamaria Abbate (Cremona) protesta, qui sotto, perché dice che anche lei si è battuta da sempre per le primarie per i parlamentari. Giusto citarla, allora.
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