Ogni singolo voto conta, come è già accaduto in passato. Quella notte del 2006, che è durata più della legislatura che da quella notte prendeva le mosse, ce la ricordiamo tutti.
Questa volta, può accadere qualcosa di simile, ma alla rovescia: per pochi voti il centrosinistra potrebbe avere la maggioranza anche al Senato e governare il Paese.
Ciò riguarda tutti quanti e in particolare gli elettori di due regioni molto lontane tra loro, la Lombardia e la Sicilia.
Per pochi voti – in quelle due regioni, soprattutto – potrebbero cambiare i prossimi cinque anni. E il futuro di un Paese che ha bisogno di un governo stabile proprio per dare il via a quel cambiamento che molti, quasi tutti, reclamano. Perché governo e cambiamento si richiamano a vicenda e perché l’indignazione e la paura si combattono soltanto con una proposta politica di alto profilo.
Alla ricerca del tempo perduto, perché nei prossimi anni dovremo recuperare il tempo lungo di una generazione.
Non abbiamo più né tempo, né elezioni da perdere. Né da pareggiare: ci siamo quasi, e quel quasi è ciascuno di noi.
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