Ma i sondaggi-segreti-che-poi-segreti-non-lo-sono dicono una cosa chiara: che, parlando di biglie, il Moser del centrosinistra se la gioca con il Saronni della destra. E che in poche tappe regionali si deciderà la vittoria finale del giro d’Italia 2013.

Il vincitore della classifica a punti delle ultime settimane, Bombini, che si è ‘piazzato’ molto bene con il suo Tsunami Tour (giro parallelo rispetto alla competizione tradizionale), fa un ottimo risultato (che qualcuno si aspettava e altri hanno sottovalutato) che però non sarà decisivo per il risultato finale, se non indirettamente.

Per quanto riguarda Armstrong, l’americano che diceva di essersi allenato a Chicago, è sospettato di ‘doping’ e la sua corsa ne risentirà, anche sul piano psicologico.

I risultati di questi due avrà non pochi riflessi sui risultati di Moser e Saronni, com’è ovvio che sia, in virtù della tattica della gara.

Anche se negli ultimi giorni la rappresentazione dei media impone uno scontro tra politici e antipolitici, per dirla con i termini rozzi di un dibattito che da martedì andrà ripensato, la sfida sembra ancora da ricondurre al confronto tra i due schieramenti classici, destra e sinistra. Soprattuto per il Giro di Lombardia, dove si deciderà in volata.

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