Ho letto l’intervista di Valerio Onida, il saggio più saggio dei saggi.

Dice cose interessanti che però non possono non fare riflettere. Dice che ci vuole la legge elettorale perché non si può votare in queste condizioni. Perché sarebbe una «roulette russa». Poi aggiunge:

La grave anomalia è il premio di maggioranza non collegato a nessuna soglia minima, che consente a chi vince la lotteria con un voto in più degli altri di prendersi tutto.

Certo, è un’anomalia. Molto grave, anche. Seconda solo al fatto che le liste sono bloccate e anche quelli che fanno le primarie, poi, ci infilano parecchi nominati. Ma non mi pare, purtroppo, che così si affronti il nodo della governabilità. Senza premio, infatti, sarebbe ancora peggio, da questo punto di vista, per un Parlamento con tre forze che si equivalgono.

Del resto, Onida ha sempre preferito il proporzionale e, in generale, contestato il bipolarismo.

Il ritorno al Mattarellum, per altro, non garantirebbe di suo la governabilità. Né un doppio turno alla francese senza il ricorso al (semi) presidenzialismo. Se invece si optasse per il presidenzialismo, ci sarebbe una soluzione, sotto questo profilo, che comporterebbe però una riforma della Costituzione. Che non è cosa da poco, in questa situazione.

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