Almeno per un po’, ma questa cosa delle espulsioni va chiarita sotto alcuni profili.
Oggi il vicepresidente della Camera del M5S spiega che i dissidenti sono la metà dei 42 che si sono espressi contro l’espulsione di Adele Gambaro. Quindi, da fonte certa, abbiamo un numero di chi non è d’accordo e ha in mente un progetto politico diverso, così dice l’esponente del M5S, anche se dice che non sa di quale progetto politico si tratti.
Di tutta questa vicenda, mi colpisce un aspetto. Che siano rivolte accuse a chi è parlamentare dopo essere stato disoccupato, perché vive con i genitori, in posti come Quartucciu (la mia è una citazione di una battuta di un collega del M5S indirizzata a Paola Pinna, la prossima ‘espellenda’ dal gruppo di Grillo).
Ecco, personalmente avevo capito che il M5S volesse dare rappresentanza proprio a quell’Italia, dei giovani che stanno in provincia, senza la possibilità di uscire di casa, senza avere ancora trovato una soluzione professionale coerente con i propri studi: esclusa ed espulsa dal potere, dal lavoro, da una politica che non funzionava e non funziona. Pensavo che fosse il partito dei non-rappresentati, degli espulsi, appunto, ma non pensavo che il senso fosse quello rovesciato di questi giorni. Delle casalinghe di Quartucciu, senza che questo fosse un elemento da disprezzare, ma piuttosto da rispettare e da promuovere, come invita a fare la nostra Costituzione.
Pensavo che fossero loro i cani da riporto (citazione dal ripetuto attacco di Grillo nei miei confronti) verso la democrazia e la critica e la libertà del dibattito, per molte persone che da tutto questo erano state allontanate. E mi colpisce che il ‘reato’ contestato a Gambaro sia quello di lesa maestà, che per Grillo, quello di non rispettare alcuna maestà, è da sempre un vero genere letterario, che non risparmia nessuno.
Ecco che cosa penso, senza malizia, ma con molta delusione, da osservatore e da elettore prima che da eletto. Da eletto posso solo aggiungere che polemiche come quelle delle ultime ore non portano al cambiamento, ma al suo contrario.
Tutto qui, caro Beppe e cari commentatori del M5S. Prendetevela pure con me, ma temo di essere il bersaglio sbagliato. E, evidentemente, non solo il solo.
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