Ricevo da Disarmo.org:
Gentile Deputata, gentile Deputato,
a pochi giorni dalla discussione alla camera della mozione che chiede la sospensione della partecipazione italiana al programma F-35, una richiesta avanzata dalla nostra campagna subito dopo le elezioni, come “Taglia le ali alle armi” chiediamo a tutti i componenti della Camera dei Deputati di votare contro questo programma di armamento aeronautico inutile e costoso. Dal 2009 la nostra campagna, promossa da Sbilanciamoci, Tavola della Pace e Rete Italiana per il Disarmo, si batte affinché il nostro Paese rinunci a questo impegno di spesa di natura militari assolutamente non necessaria. A tale scopo, in questi anni diverse sono state le forme di pressione che abbiamo messo in campo, ultima delle quali un appello sottoscritto da diversi personaggi pubblici e referenti delle nostre organizzazioni e che trova alla pagina che trova alla pagina www.disarmo.org/nof35
Perché chiedere al governo di rivedere la propria posizione sul cacciabombardiere?
Perché si tratta di una forma di investimento che, a nostro parere, non garantisce per nulla la difesa dei nostri concittadini le cui vite sono invece salvaguardate nella loro quotidianità e nello speranza di vita da maggiori investimenti sul welfare, sulla sanità, sull’istruzione e su politiche per il lavoro.Quali sono i problemi del caccia F-35?
Lasciando da parte le problematiche tecniche (presenti sempre in progetti aeronatuci del genere, ma che in questo caso si sono rivelate ancora più massicce), per la partecipazione italiana i nodi delicati sono:I costi >> la nostra Difesa non li ha mai monitorati e dettagliati pur con i vertiginosi aumenti che hanno contraddistinto il programma a livello internazionale. Al momento l’acquisto di 90 caccia (compresi costi di sviluppo) si attesterebbe sui 14 miliardi di euro, che arrivano a 52 miliardi se consideriamo il costo totale “a piena vita” del programma.
Ritorni occupazionali >> I fautori del programma hanno sempre favoleggiato di 10.000 posti di lavoro ma la stessa Finmeccanica non è andata oltre i 3.000 occupati (in fase di picco). E’ inoltre chiaro che le altrre aziende (di dimensioni medio-piccole) non potranno mai coprire con l’indotto gli oltre 7.000 posti mancanti dalla prima stima che deve quindi ritenersi falsa.
Ritorni industriali >> Le promesse sono sempre oscillate tra il 70% e il 100% dell’impegno di spesa italiano, ma ad oggi i contratti sottoscritti (non si sa con quale durata temporale) sono per circa 800 milioni contro 3 miliardi spesi. Se ad oggi siamo ad un ritorno del 20% come potremi mai arrivare al 70% promesso con un programma di cui siamo solo assemblatori (presso la FACO di Cameri)?
I veri numeri del caccia F-35 (scheda) li trovate qui.
Quali sono le alternative possibili?
Ovviamente con i soldi risparmiati dallo proseguimento dell’acquisto del caccia F 35 non si potranno risolvere tutti problemi di investimento del nostro paese. Ciò nonostante poter disporre da qui al 2050 di oltre 1 miliardo e mezzo di euro all’anno da poter indirizzare su politiche differenti da quelle di armamento ci pare una risorsa non da poco, soprattutto in questi tempi di ristrettezze di bilancio.I numeri della nostra mobilitazione
Oltre 80.000 persone, più di 650 associazioni, circa 70 enti locali (tra cui i Comuni di Milano, Bologna, Palermo, Pisa, Piacenza, Urbino, Firenze, Trieste, Como, Catania, Bari, Cuneo, Reggio Emilia, Forlì; le Province di Pisa, Verona, Lucca, La Spezia, Padova, Siena; la Regione Toscana, la Regione Autonomia Trentino-Alto Adige, la Regione Marche, la Regione Emilia-Romagna) hanno sostenuto nei mesi scorsi la nostra campagna. Così come diverse personalità appartenenti a diversi mondi tra cui Moni Ovadia, Umberto Veronesi, Andrea Rivera, Alex Zanotelli, Giobbe Covatta, Savino Pezzotta, Giulio Cavalli, Dario Vergassola, Mauro Biani, Ascanio Celestini, Vauro, Roberto Saviano, Riccardo Iacona, Cecilia Strada, Gad Lerner, Luigi Ciotti.I siti delle organizzazioni aderenti
www.sbilanciamoci.org – www.perlapace.it – www.disarmo.orgPer qualsiasi contatto con la nostra campagna
[email protected] – [email protected] – [email protected]
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