Avevo visto giusto quando avevo chiesto al Governo più coraggio nella nomina del commissario dell’Ilva. Serviva una scelta di maggiore discontinuità con la gestione dei Riva. Invece abbiamo nominato Bondi che prima della nomina a commissario era l’amministratore delegato della stessa azienda.
Così il deputato del Pd pugliese Antonio Decaro replica al neo commissario dell’Ilva di Taranto e alle sue ultime esternazioni.
Bondi con le sue dichiarazioni con cui attribuisce alle sigarette, piuttosto che all’inquinamento siderurgico, la causa dell’aumento dei tumori a Taranto dimostra di non avere molto rispetto per chi si è ammalato di tumore in questi anni per colpa delle emissioni dell’Ilva e per chi a causa di quei tumori è morto.
Io credo che il commissario Bondi dovrebbe avere un po’ più di rispetto per una città dove a causa della presenza del berillio sono state emanate ordinanze che vietano ai bambini di giocare nei giardini pubblici e ai dipendenti del cimitero di sotterrare le bare dei defunti. Una città dove non si può vivere ma non si può nemmeno morire.
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