Mi scuserà il senatore del M5s che si chiama così, e che oggi se la prende con il vero capo assoluto del movimento di cui fa parte, Casaleggio, perché non doveva andare a Cernobbio. Che poi sono fatti loro, intendiamoci.
Però, se oggi dovesse decadere il governo, c’è da capire che cosa succederebbe, come scrivo da settimane.
Nel Pdl ci sono almeno dieci senatori pronti al grande salto (tra falchi e colombe ci siamo dimenticati le quaglie), nel M5s le polemiche ormai si rincorrono pubblicamente tra chi vuole l’alleanza e chi giammai!
È chiaro che chi si muoverà per primo e con la proposta politica più forte, darà un segnale notevole al Parlamento e al Paese. E cambierà i prossimi mesi, e forse anche la legge elettorale. E qualche misura economica, rinviata a fine anno. L’importante è arrivarci. E sapere come.
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