Rosy Bindi dice che il videomessaggio è un macigno sulla strada che stiamo facendo al governo.
Ovviamente ha ragione, ma il macigno non è il primo e non sarà l’ultimo. E il vero macigno è la condanna di Berlusconi, se proprio proprio.
E si tratta di macigni prevedibilissimi, perché Berlusconi sono vent’anni che fa e dice queste stesse cose, e forse il macigno è dentro di noi, che di lui non ci saremmo dovuti fidare, optando per un governo meno politico e meno ambizioso negli obiettivi e nella durata.
Ora siamo qui, con il cerone in mano. E sì non abbiamo alternative: o ci subiamo Berlusconi così per due anni ancora, o andiamo a votare nel 2014 con un’altra legge elettorale, che è l’unica cosa che avremmo dovuto fare.
Non ho molti dubbi, in proposito, fin da aprile, e ben prima del videomessaggio, che non cambia proprio nulla. Berlusconi è sempre stato così. Se lui – comprensibilmente, data la sua situazione – cerca alibi, non facciamolo anche noi.
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