E così dopo quattro mesi leggo sui giornali che Epifani sta sentendo Cuperlo e Renzi per mettere a punto le regole. Ancora. In attesa che ci comunichino la soluzione, noi proseguiamo con la nostra campagna congressuale che non prevede che si cambino le regole in corsa – ci siamo stancati di ripeterlo – ma di cambiare di corsa il partito.
P.S.: ieri una collega mi faceva notare che tutta questa enfasi sul ruolo di segretario e premier ci potrebbe portare a pensare che, se cade il governo nelle prossime settimane, il Pd debba candidare Epifani. Non è vero, ma il paradosso ci sta tutto. Il problema infatti non è regolamentare, è politico. E la vera data a cui stanno pensando tutti non è quella del Congresso, ma quella delle elezioni.
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