Il commento di Piero coglie perfettamente il senso della possibilità, dell’alternativa e della grande occasione. Che ha il nome di ciascuno di noi.
In questi giorni è stato rilevato un pianeta che non viaggia attorno a nessuna stella, che vaga libero per l’universo senza sottostare alle attrazioni, che vaga come la nave di un pirata per traiettorie proprie. L’hanno chiamato PSO J318.5-22, secondo me per cercare di sminuirne invano il carisma. Perché è un pianeta, dei miliardi di miliardi che vaga per l’universo: se ci pensiamo bene qual è la notizia? Il cuore della notizia è che ci troviamo a stupirci se qualcosa non sottostà a leggi che noi stessi ci siamo inventati, se non si comporta come fanno tutti gli altri, se sceglie una sua via, anche se questa fosse percorsa solo da lui stesso. E se da una parte affascina, dall’altra la sua scelta di libertà è uno specchio che mette a nudo il nostro lato rampicante che si sviluppa solo attorno a riferimenti certi, mettendo a nudo quella debolezza di fondo che è un latente bisogno di accettazione in un gruppo, qualunque sia e a qualunque prezzo. e qui si crea un bivio: vivere come si dovrebbe o vivere finalmente come si potrebbe fare?
Chiamiamolo come ci sembra più opportuno… io lo vorrei chiamare Piero, come me o Pippo per le sue scelte o semplicemente V come vita o via per ricordarci che c’è sempre una altra strada possibile; sta a noi percorrerla.
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