Era un po’ di tempo che non si sentiva più: dopo il folle avvio di legislatura, quando chiese di fare contestualmente il premier dimissionario e il presidente del Senato, quando non votò Prodi, quando si rese conto che forse sarebbe stato meglio non candidarsi, Mario Monti si è come inabissato. E con lui Scelta civica, un partito che ha più componenti del Pd.
Altri, a cominciare da Mario Mauro, ciellino lombardo come il suo collega Maurizio Lupi, hanno preso il sopravvento, mettendosi alla guida del progetto Achab, all’inseguimento della balena bianca.
Il Super Mario della politica italiana non è più Monti, ma l’über-democristiano Mauro.
Larghe intese docent.
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