Siamo d'accordo: decarogo è probabilmente il gioco di parole peggiore della storia della politica italiana. Però il decalogo di Antonio Decaro (il primo candidato sindaco che questo piccolo blog ospiterà nelle prossime settimane) è irresistibile, quasi come il suo slogan: «La mia campagna elettorale per le Primarie sarà a costo zero e a chilometri mille. La sobrietà e l'ascolto dei cittadini sono due doveri per chi deve amministrare Bari».
LE 10 COSE CHE NON FARÒ DA SINDACO (Decarogo #1)
1. Non dirò mai “Non è mia competenza”.
2. Non presenterò mai un libro che non ho letto.
3. Non toglierò le multe agli amici (chissà quanti voti perdo dopo questa frase…).
4. Non convocherò tavoli, non chiederò verifiche, non farò rimpasti, non passerò alla fase due, non lancerò piattaforme programmatiche e proposte strategico-politiche.
5. Non dirò mai “È colpa dell’amministrazione precedente”.
6. Non risponderò al telefono (neanche ai giornalisti) quando sto con le mie bambine.
7. Non parteciperò a più di 3 processioni in un giorno.
8. Non affiderò le aziende municipalizzate ai trombati della politica.
9. Non dirò mai “Bari porta d’Oriente” e “Puglia piattaforma logistica del Mediterraneo”.
10. Non farò promesse irrealizzabili. Preferisco perdere le elezioni e non perdere la faccia.
Secondo me di uno così bisogna diventare amici.
Comments (23)