L’ho detto ieri sera, perché sono preoccupato: che facciamo una cosa sbagliata, che i gattopardi (nel Pd ce ne sono parecchi, e stanno trattando il loro Letta come la giraffa di Copenhagen) abbiano preso il sopravvento, che anche Renzi sia stato inglobato nella logica che dal 2013 conosciamo fin troppo bene. Tutti dicono tutto e il contrario di tutto, si scambiano di posto, dichiarano cose che non hanno senso compiuto, si accusano di cose che poi sono i primi a fare, rivendicandole con orgoglio.

I renziani invece di indispettirsi dovrebbero capire che il mio è solo un consiglio. Renzi è forte, lo hanno votato (soprattutto) perché vince le elezioni e batte Berlusconi. Per ora, Berlusconi fa le riforme e Renzi non fa le elezioni.

Il mio è un cave gattopardum. Renzi, d’altra parte, ha preferito seguire i consigli dei suoi nemici storici, che sono stati i primi a chiedere questa strana staffetta (il testimone in questo caso non si passa, lo si piglia a forza). E personalmente – vorrei fosse chiaro – non sono stato consultato (nemmeno informalmente) e non ho partecipato a questo passaggio.

Poi #fatecomevolete. Mica mi offendo, mi preoccupo.

Unica cortesia: non dite che non c’erano alternative, perché come già per Letta e per il Pd nel 2013 non è vero e porta pure sfortuna.

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