Civati ha parlato di un Nuovo Centro Sinistra che sostituisca il Nuovo Centro Destra di Alfano. Credo che pensi (non siamo una frazione e non stiamo tutte le sere a vederci e a ordir complotti) a pattuglia di senatori Pd (i sei o sette “civatiani” – Albano, Casson, Mineo, Ricchiuti, Tocci, forse Puppato) – qualche altro che alle primarie ha votato per la mozione Cuperlo ma non ha approvato l’ultimo sì in direzione. Più Sinistra Ecologia e Libertà, più una parte dei senatori a 5 Stelle, quella che, pur non rinunciando alle idee del movimento, vuole però far politica e non si rassegna a consumare quella esperienza in una deriva solipsista e identitaria. Dice oggi Civati a Repubblica «Se c’è la volontà di costruire un percorso con un governo più coraggioso, magari qualcuno (tra costoro) si muove». E con ciò rivela di pensare non a un’operazione contro Renzi, ma a una sfida a Renzi per tirarlo fuori dalle sabbie mobili in cui è finito.
Tuttavia si tratta di un’operazione difficile e rischiosa. Il peccato originale di Renzi non dà il tempo che sarebbe necessario per costruire un gruppo dalle dimensioni parlamentari sufficienti a rendere pleonastico il contribuito degli Alfano e dei Lupi. Mentre la retorica dell’opposizione – inevitabile in chi da un anno sbatte la testa contro il muro sordo e cupo delle larghe intese – spinge SEL e 5 Stelle a voler votare comunque no alla fiducia. Al contrario la sfida, per essere meglio compresa dalla pubblica opinione,dovrebbe consistere nelcondizionare la fiducia a un programma e a una compagine di governo innovativi.
Però, voglio dirlo senza ambiguità, la mossa tocca al segretario premier. Egli non può immaginare che Civati (400mila voti alle primarie) gli voti la fiducia dopo un blitz in Direzione e senza essere consultato su programma e composizione del governo. Mentre Alfano (il nominato -da Berlusconi – per eccellenza) pone condizioni e pretende un governo fotocopia di quello Letta. Renzi non può atteggiarsi a “demolition man”, quando gli conviene, e pretendere obbedienze staliniane, quando serve. Le condizioni per alzare la voce e parlare al paese e alla sinistra non gli mancano. Ieri abbiamo assistito a uno scambio di carezze tra Berlusconi e Alfano. Da “siete solo utili idioti”, a “tu sei circondato da inutili idioti”, “Ingrato!”, “rancoroso!”. Davvero, la situazione è cambiata rispetto all’annus horribilis 2013.
Il caffè di oggi di Corradino Mineo
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