Può sembrare paradossale, ma con tutto il giovanilismo che si respira in questi giorni, è il Senato a essere attraversato dai cambiamenti più forti. Non solo il disagio all'interno del Pd, che da due settimane abbiamo registrato (confermato dagli interventi in aula e dalle dichiarazioni pubbliche di molti senatori), ma anche quello che accade nel gruppo del M5s.
È un vero peccato che il nuovo governo sia nato con la stessa maggioranza che sosteneva Letta, perché – come avevo osservato giorni fa – c'è la possibilità che si costituisca un nuovo centro sinistra. Come gruppo o come rete di parlamentari motivati da obiettivi comuni, all'insegna di un ragionamento che avevo cercato di sviluppare qui (e in una serie di altri post) che è stato 'travolto' dalla questione della fiducia e da quella che molti hanno banalizzato come 'scissione', ma che sembra ancora molto attuale. E che porta a un ragionamento più complesso e più denso politicamente, che spero si possa sviluppare nelle prossime settimane.
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