La scuola non serve a niente

Ecco: quando la mia amica al telefono mi parlava della necessità per lei di risolvere un problema di separazione in casa tra studenti e insegnanti, mi sono venuti in mente quei candidati sindaci che parlano alle televisioni con un drappello raccogliticcio di elettori accanto. E mi sono venuti in mente tutti quegli elettori che non c’erano dentro la scuola, e che se era bel tempo erano proverbialmente andati al mare. Mi sono venuti in mente quei telegiornali serali in cui si diceva che l’affluenza alle urne era crollata, che i seggi elettorali era stati quasi disertati. Il corredo era un montaggio di interviste a candidati che parlavano guardando nella telecamera, e di code ai caselli lungo le autostrade che portavano al mare. Di solito non si mettevano in relazione i due fatti. Soltanto, succedeva spesso che durante le tornare elettorali soliatìe, ci fossero anche code ai caselli e lungo le strade che portavano al mare, in montagna oppure verso parchi naturali di incontaminata bellezza. Non riuscivo – e non riesco – a non mettere in relazione quei politici e quegli elettori con gli studenti e gli insegnanti. I politici che parlano fissando una telecamera convinti di parlare a qualcuno e gli elettori che se ne stanno sdraiati su una spiaggia affollata di altri non elettori con gli occhi chiusi, il costume e i polpastrelli che cercano a memoria le lettere sopra il touchscreen dello smartphone.

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Forse – ho detto alla mia amica insegnante – ci sarebbe stato bisogno di uno psicologo di coppia anche per risolvere queste altre separazioni domestiche, queste altre situazioni in cui tutti parlano e nessuno ascolta nessuno. C’è un’emergenza sociale legata all’ascolto, prima ancora che una disfunzione sensoriale.

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In un caso è la scuola, il destino delle generazioni future, nell’altro è sempre la scuola ma trasformata in un seggio elettorale. Quello che chiamiamo, con puro spirito nostalgico e qualche prosopopea, l’esercizio della democrazia.

Andrea Bajani, La scuola non serve a niente, Laterza-Repubblica.

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