Il miglior libro con cui accompagnare Qualcuno ci giudicherà è Un'idea di felicità, di Luis Sepúlveda e Carlo Petrini (Guanda-Slow Food).
C'è Pepe Mujica che fa la griglia nel mercato dell'abbondanza di Montevideo e parcheggia il maggiolone davanti al palazzo presidenziale facendo arrabbiare i vigili, rivoluzionari che diventano uomini di potere e rivoluzionari che diventano pescatori, lumache sul dorso della tartaruga che si stupiscono per la velocità, diecimila orti in Africa (un progetto che potrebbe diventare la chiave di un'altra Expo), tutti i pani del mondo e la scrivania di un panettiere su cui scrivere i propri romanzi, l'uomo che piantava gli alberi in Patagonia, il riso che si perde, la primavera che sta arrivando e l'acqua da portare a spasso, un numero imprecisato di poeti e sognatori all'insegna di un'austera anarchia, la storia dei mapuche, l'invito a fermarsi, ogni tanto, «come il cavallo che percepisce l'abisso», insegnanti pagati come i politici, una pulpería alla fine del mondo.
Perché, «quando tutto deve ricominciare, allora tutto è già ricominciato».
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