Lo ribadisco, come ho fatto ieri: non chiedo posti, non li ho chiesti dopo le primarie, quando si è formato il governo, e non li chiedo certo ora.
Per il resto, se ci sono civatiani che chiedono posti per sé e per altri, come scrive a Repubblica (che mi cita sempre in modo molto sfuocato, per usare un eufemismo), lo facciano. Sono liberi, ed è giusto che facciano quello che sentono: ma non mi tirino in ballo.
C’è già uno straordinario spettacolo di migrazioni verso il premier tipo gli gnu del National geographic, che osservo ammirato. Ma non sono fatto così. E mi preoccupo piuttosto di come e cosa facciamo. E cosa faremo. Di questo mi piacerebbe parlare, se si può ancora farlo.
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